Come da parecchi anni anche stavolta Lucca Comics & Games è arrivata ed è passata.
Anche quest’anno, come da diversi anni, sono stato tra i tanti, tantissimi visitatori di questa manifestazione.
Sono stati quattro giorni di ordinaria follia. Forse sono io ad invecchiare, forse ricordo male le edizioni passate ma quest’anno è stato peggio degli anni passati.
Fa certo piacere che ci siano tanti appassionati ma quando una quantità sufficiente di persone si riunisce in un solo luogo iniziano a sorgere problemi logistici. In questo caso, file di persone. Lunghe file di persone.
Lunghe file alle biglietterie, che mi sono scampato ma che ho comunque potuto osservare, lunghe file alla distribuzione dei braccialetti, passaggio obbligato dopo aver acquistato il biglietto (biglietto e braccialetto: il mantra visto più volte scritto e innumerevoli volte sentito ripetere dallo staff).
Il giovedì è stato una giornata, a quanto pare, quasi normale. Venerdì, sabato e domenica le cose sono state più caotiche. La fila per entrare al Japan Palace l’avevo già vista (e già fatta lo scorso anno) così come l’entrata scaglionata.
Quest’anno però sia la file per l’ingresso sia l’ingresso scaglionato l’ho visto in diversi padiglioni. Forse è una mia impressione ma anche i fiumi di gente per le strade di Lucca di maggiore interesse per i visitatori mi sembravano avere una maggiore portata rispetto all’anno scorso.
Ho visto, oltre alle diverse persone che non hanno rinunciato alla bicicletta nonostante la folla, i soliti litigi fra automobilisti residenti e visitatori pedoni, anche diverse carrozzine, giovani infanti al seguito di genitori probabilmente appassionati. Sbaglierò ma a me pare che le carrozzine siano aumentate. Genitori otaku che instradano i loro virgulti alla via della perdizione? Lento innalzamento dell’età media dell’otaku? Dimostrazione che la passione per il fumetto (ma non solo) non è una fase passeggera per sempre più persone? Non ne ho idea.
Tanto cosplay, devo ammetterlo. A me vedere i cosplay piace (per tacere delle mie esperienze da cosplayer) però non sono sicuro che i costumi particolarmente elaborati ma soprattutto ingombranti siano un grande aiuto per la circolazione della folla nelle strade di Lucca e men che meno all’interno dei padiglioni. Fortunatamente la maggior parte dei cosplayer è consapevole di questo e di solito si intrattiene sulle mura nei dintorni del palco.
Sfortunatamente, a quanto pare, i cosplayer dotati di ingombrante costume che decidono di vagare nei padiglioni li incontro proprio io. Oltre ad altri personaggi fastidiosi che ho chiaramente avuto il privilegio di incontrare… meglio non scriverne e non pensarci più.
Tornando al principio, come ho scritto, tutte le file che ho visto sono causate da gente che qualche interesse in comune con me lo deve avere, siano i fumetti, le action figure, il Giappone, i giochi… qualcosa.
E’ bello non essere soli nelle proprie passioni ma ogni tanti la folla è soffocante.
Mi rendo conto di aver scritto praticamente solo della folla. Probabilmente perchè è la cosa che quest’anno mi ha più colpito. Forse perchè sono riuscito a vedere ben poco d’altro.
Tra questo poco altro c’erano poche cose esaltanti, molto poche. I prezzi poi non erano affatto esaltanti. Ecco il motivo per cui quest’anno non c’è un bottino di Lucca. Uno dei pochi acquisti degni di nota è stato un bel fumetto, Lisa & Dora (su Amazon al momento non lo trovate, ma sel sito di Fame! Comics sì).
Solitamente consigliavo agli amici appassionati o in procinto di appassionarsi di andare almeno una volta a Lucca Comics & Games. Probabilmentelo consiglierò ancora ma come rito di passaggio. Con una folla del genere, anche avendo tutti e quattro i giorni a disposizione, vedere tutto con calma non è più possibile.
Io, d’altra parte, il rito di passaggio l’ho già fatto.
Forse è ora che basta.
A.C.
